Brindisi, donazione organi nell’ospedale “Perrino”, prelievo nella notte da un uomo di 81 anni

Brindisi, donazione organi nell’ospedale “Perrino”, prelievo nella notte da un uomo di 81 anni

Questa notte, nell’ospedale Perrino di Brindisi, è stato effettuato un prelievo multiorgano in un uomo di 81 anni, deceduto ieri dopo il ricovero in Rianimazione a seguito di un’emorragia cerebrale spontanea. L’uomo aveva formalmente espresso in vita la volontà di donare e i familiari hanno rispettato la sua decisione senza alcuna esitazione.
Si tratta del quarto prelievo dell’anno avvenuto nella Asl Brindisi. Finora, in tutti i casi di accertamento di morte cerebrale non si sono verificate opposizioni alla donazione, segno di crescita della sensibilità della popolazione rispetto all’importanza e alla necessità dei trapianti e dell’efficacia di una puntuale informazione sul tema.
Il periodo di osservazione per la certificazione della morte cerebrale è cominciato intorno alle 10 di ieri, 24 ottobre, e trascorse le sei ore sono state avviate tutte le procedure necessarie.
Il prelievo è stato effettuato a cura di una équipe chirurgica proveniente da Bari, che ha lavorato insieme a quelle di Urologia e di Oculistica del Perrino con il team di Anestesia e Rianimazione e del Blocco operatorio. Le operazioni sono terminate intorno alle 6 di questa mattina guidate dalla dottoressa Ada Patrizio, coordinatrice aziendale delle attività di prelievo, insieme alla dottoressa Ontina Logreco e ai componenti del team.
Il direttore generale Maurizio De Nuccio esprime riconoscenza e vicinanza alla famiglia per la grave perdita a nome di tutta la Asl Brindisi: “La generosità di Quirico e dei suoi familiari salverà la vita di più persone in attesa di trapianto. La donazione è sempre un evento eccezionale, farlo a più di 80 anni è la conferma che la vita ha un enorme valore sempre, in tutto il suo percorso, a prescindere dall’età”.
Il ringraziamento di De Nuccio va anche a medici, infermieri, tecnici e ausiliari “per aver garantito con impegno la buona riuscita di tutte le attività e contribuito a sostenere il complesso sistema dei trapianti”.

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