Cane randagio ucciso dal veleno, il sindaco Zaccaria: «Sono indignato!», l’istituto zooprofilattico di Brindisi ha effettuato gli accertamenti
Increscioso episodio accaduto ieri, venerdì 18 ottobre, nei pressi della zona residenziale di via Nassiriya (nei pressi della Zona 167): in un uliveto adiacente all’abitato è stato rinvenuto un cane privo di vita, deceduto a causa di un veleno rodenticida.
Le autorità competenti sono state immediatamente informate e stanno attualmente indagando sull’incidente.
Invitiamo pertanto i cittadini a collaborare con le autorità locali e a segnalare eventuali comportamenti sospetti o atti di violenza verso gli animali. È imperativo unire le forze per creare un ambiente più sicuro e accogliente per tutti gli esseri viventi.
«Sono indignato – dice il sindaco Francesco Zaccaria – per quanto successo ieri: un povero, incolpevole giovane cane è stato trovato vittima di dosi di bromadiolone sparse senza criterio in un uliveto adiacente all’abitato urbano di Fasano. Sul posto è intervenuto l&’istituto zooprofilattico del distretto di Brindisi per gli accertamenti di rito. Le cose non si possono improvvisare: ci sono regole e criteri precisi che devono essere osservate per collocare i veleni rodenticidi senza creare pericolo per persone e animali. Esorto tutti coloro che ne fanno uso a consultare i veterinari e/o gli agronomi di fiducia prima di provocare la morte dei nostri amici a quattro zampe».
Le autorità competenti sono state immediatamente informate e stanno attualmente indagando sull’incidente.
Invitiamo pertanto i cittadini a collaborare con le autorità locali e a segnalare eventuali comportamenti sospetti o atti di violenza verso gli animali. È imperativo unire le forze per creare un ambiente più sicuro e accogliente per tutti gli esseri viventi.
«Sono indignato – dice il sindaco Francesco Zaccaria – per quanto successo ieri: un povero, incolpevole giovane cane è stato trovato vittima di dosi di bromadiolone sparse senza criterio in un uliveto adiacente all’abitato urbano di Fasano. Sul posto è intervenuto l&’istituto zooprofilattico del distretto di Brindisi per gli accertamenti di rito. Le cose non si possono improvvisare: ci sono regole e criteri precisi che devono essere osservate per collocare i veleni rodenticidi senza creare pericolo per persone e animali. Esorto tutti coloro che ne fanno uso a consultare i veterinari e/o gli agronomi di fiducia prima di provocare la morte dei nostri amici a quattro zampe».