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Deposito GNL a Brindisi. M5S: “Infrastruttura di transizione. Obiettivo deve essere il ricorso esclusivo alle rinnovabili”

Deposito GNL a Brindisi. M5S: “Infrastruttura di transizione. Obiettivo deve essere il ricorso esclusivo alle rinnovabili”

Riceviamo e pubblichiamo nota stampa  firma del Movimento 5 stelle inerente il deposito GNL di possibile realizzazione da Edison nel porto di Brindisi. Di seguito il testo:
“Sulla realizzazione del deposito costiero di GNL nel porto di Brindisi, proposto da EDISON, rispetto al quale la Giunta ha espresso parere favorevole all’intesa limitatamente ai profili di competenza regionale, nei giorni scorsi abbiamo avuto un confronto con i rappresentanti del M5S sia a livello parlamentare che comunale. Sono evidenti le ricadute che progetti come quello in esame hanno sul territorio, per questo come amministratori pubblici abbiamo ritenuto importante parlarne bilanciando tutti gli aspetti”. Lo dichiarano i consiglieri di maggioranza del M5S.
“La tecnologia legata al gas naturale – continuano – sta rapidamente evolvendo e può rappresentare una scelta razionale e sostenibile in questa fase di transizione energetica per ridurre progressivamente la dipendenza dai combustibili fossili e gli impatti ambientali. Il GNL può essere consumato presso impianti industriali o come alternativa ai combustibili fossili tradizionali per autotrazione, trasporto ferroviario e trasporto marittimo, sostituendo il gasolio. Soprattutto in questo periodo, il GNL permette un’ulteriore diversificazione delle fonti di approvvigionamento, con ricadute positive sulla sicurezza energetica nazionale. Siamo convinti dell’importanza di perseguire lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile, ma in questa fase di transizione il Gnl può rappresentare un’alternativa concreta e immediatamente perseguibile, anche in considerazione del fatto che altre tecnologie verdi e più innovative non sono ancora mature e richiedono tempi lunghi di sviluppo e investimenti consistenti. Dotarsi di queste infrastrutture costiere apre ad importanti possibilità di sviluppo economico, anche in considerazione del ruolo sempre più strategico che il porto di Brindisi è chiamato a ricoprire grazie alle sue potenzialità logistiche. L’intesa che la Regione ha espresso sul deposito di GNL rappresenta prima di tutto una scelta di responsabilità e di chiarezza sulle politiche regionali nel settore energetico che il Governo regionale intende sostenere nell’immediato e nel prossimo futuro. Noi non ci sottraiamo a questa responsabilità e l’abbiamo ritenuta compatibile con la programmazione ambientale ed energetica, soprattutto in questo periodo di crisi energetica internazionale. Il tutto nella consapevolezza che si tratti solo di una infrastruttura di transizione perché il futuro deve contemplare il ricorso esclusivo alle fonti energetiche rinnovabili. È ovvio, però, che la disponibilità più volte dimostrata dalla nostra Regione a destinare il territorio a progetti come questi che hanno comunque impatti sul territorio, deve essere compensata con investimenti concreti in grado di assicurare ricadute positive per lo sviluppo sostenibile del territorio. Vogliamo comprendere la fattibilità della raccomandazione rivolta alla Società Edison e al MITE, contenuta nella proposta di deliberazione regionale, ‘di adottare ogni soluzione tecnica e progettuale per rendere il deposito di GNL funzionale alla ricezione e liquefazione di biometano ed alla immissione del BOG (Boil Off Gas) in rete, attraverso l’allacciamento bidirezionale dell’impianto alla rete di metanodotti’. Temiamo che su questo punto la raccomandazione della Regione non sia fattibile almeno nel breve o medio periodo visto che, nella parte istruttoria della stessa deliberazione, si legge che Edison, l’8 aprile 2022, ha comunicato che allo stato le caratteristiche tecniche del progetto approvato non prevedono il collegamento alla rete gas (di trasporto e distribuzione) e che, quindi, l’impianto non è in grado di ricevere e gestire il biometano e immettere in rete il BOG (Boil Off Gas). Il rischio è che, se da un lato l’impianto sarà in grado di rispondere alla necessità di sostituire i carburanti tradizionali nella mobilità terrestre e navale, azzerando le emissioni di polveri sottili ed ossido di zolfo oltre a ridurre tra il 20 e il 25% le emissioni di Co2, dall’altro non sarà immediatamente utilizzabile per il biometano e non sarà dotato di un sistema razionale di convogliamento nella rete del metano attraverso l’allacciamento bidirezionale alla esistente rete nazionale di trasporto del gas. Su questi punti chiediamo il massimo impegno da parte della Regione a tutti i livelli per cercare di ottenere garanzie per ottimizzare la resa del deposito costiero di stoccaggio del GNL a vantaggio delle esigenze di sviluppo del territorio in un’ottica di piena sostenibilità ambientale”.

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