In ritardo gli stipendi ai lavoratori degli asili nido di Brindisi

In ritardo gli stipendi ai lavoratori degli asili nido di Brindisi

Da un lato la cooperativa Gialla, gestore privato degli asili nido del comune di Brindisi, che giustifica il ritardo del pagamento dello stipendio del mese di Aprile ai lavoratori, con il mancato bonifico delle fatture dal mese di gennaio 2022 del committente (circa 350/400 mila euro), dall’altro lato il comune di Brindisi che giustifica con le solite problematiche di bilancio il ritardo del saldo fatture.
Poco importa a tutti, evidentemente, che, nel mezzo, come sempre accade in questi casi, a pagarne le conseguenze, sono sempre e solo i lavoratori e le loro famiglie.
Oltre che paradossale, quella del puntuale ritardo della retribuzione agli addetti che operano nel sociale, è diventata ormai insostenibile, umiliante e sinanche tragica per le tante famiglie dei lavoratori che, loro malgrado, sono diventate morose con le banche, con le finanziarie, con i locatari, con i gestori di energia o che addirittura, non riescono a mettere giornalmente un piatto in tavola per i propri figli.
Non ci interessano le spiegazioni, anche legittime, delle Cooperative, né tanto meno le giustificazioni di prassi del Comune di Brindisi, o di qualche girovisita di “imbonimento” nelle strutture dell’incolpevole assessore ai servizi sociali.
Non crediamo nemmeno che il Consorzio di Brindisi/San Vito dei Normanni sarà, così come asseriscono i fautori di tale struttura, la risoluzione di tutti problemi; se dovessimo prendere per esempio a modello il tanto “decantato” consorzio di Francavilla Fontana, riscontreremmo anche lì notevoli ritardi nel saldo fatture alle Cooperative, oramai sempre più in affanno, costrette a pagare con puntualmente ritardo, anche di mesi, gli emolumenti ai lavoratori.
La classe politica di governo comunale, non può e non deve più pensare di erogare ai cittadini servizi sociali primari ed importanti alla persona, obbligatori per legge, gravando praticamente solo sulla capacità di esposizione bancaria delle cooperative e conseguentemente sui lavoratori.
Tutti i lavoratori impiegati nel sociale hanno pari dignità di altri e pieno diritto alla puntuale retribuzione mensile !!!
Questi lavoratori, i cui stipendi non arrivano neanche alle 900 euro mensili, le loro famiglie già provate dai sacrifici del lungo periodo pandemico a cui si aggiunge questo difficile contesto economico – non possono e non devo pagare i ritardi della burocrazia amministrativa -.
E’ ora che i Sindaci e la dirigenza dell’ambito Br1 diano urgente riscontro alla richiesta di incontro formulata unitariamente da tutte le OO.SS di categoria.

 

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