Ostuni, polemiche sulla gestione del nubifragio che he tolto la vita a Oronzo Epifani, il botta e risposta tra Opposizione e Maggioranza
I consiglieri comunali di Ostuni Antonella Palmisano, Giovanni Spennati, Giuseppe Francioso (Per Ostuni) Francesco Semerano, Giuseppe Bagnulo (Fratelli d’Italia) Guglielmo Cavallo (Obiettivo Comune) e Giovanni Zaccaria (Forza Italia) dopo il violento nubifragio che lo scorso 2 ottobre ha colpito il territorio comunale con la conseguente e morte del 63enne Oronzo Epifani. A distanza di cinque giorni da quella tragedia, le forze politiche di opposizione hanno chiesto lo svolgimento di un Consiglio comunale urgente per discutere di alcuni temi. In primis l’istituzione di una commissione d’indagine.
Il Servizio protezione regionale aveva diramato l’allerta meteo gialla indicando dalle 20 del 2 ottobre e per diciotto ore il rischio idrogeologico atteso. Le dichiarazioni apparse sulla stampa locale nei giorni successivi all’evento, rese dal presidente del Comitato permanente delle Protezione Civile e dal dirigente regionale responsabile della Protezione Civile, lasciano intravedere una scorretta gestione da parte degli organi deputati a mettere in atto gli strumenti di prevenzione dei rischio.
L’Amministrazione non ha inteso replicare alle suddette dichiarazioni e non ha spiegato l’attività svolta il 2 ottobre scorso, in seguito all’emanazione dell’allerta meteo”.
I sottoscrittori della richiesta sono
LA RISPOSTA DEL SINDACO ANGELO POMES A NOME DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
“In merito agli interrogativi posti dall’opposizione e relativi alla gestione dell’emergenza causata dal violento evento meteorologico che ha recentemente colpito il nostro territorio, l’Amministrazione comunale intende fornire le seguenti precisazioni.
Prima di tutto, è doveroso ricordare che sull’intero territorio regionale — e non su porzioni specifiche — era in vigore un’allerta meteo di colore giallo diramata dalla Protezione Civile regionale. Tale livello di allerta, circa 100 dall’inizio dell’anno 2025, secondo le vigenti normative e linee guida operative, non prevede l’attivazione obbligatoria del Centro Operativo Comunale (C.O.C.), ma impone una fase di attenzione e monitoraggio da parte delle autorità locali.
Nonostante ciò, a seguito dell’intensificarsi delle precipitazioni nel pomeriggio, il Sindaco ha tempestivamente attivato le strutture comunali preposte alla gestione dell’emergenza tra cui, la Polizia Locale, le squadre di volontariato di Protezione Civile appartenenti a due diverse associazioni del territorio e il dirigente del Servizio Comunale di Protezione Civile.
Tutte queste forze hanno operato sotto il coordinamento diretto del Sindaco, che in quanto Autorità locale di Protezione Civile, ha assunto la responsabilità del monitoraggio e del coordinamento operativo, in stretto raccordo con l’Assessore alla Protezione Civile.
Le funzioni essenziali del C.O.C. erano quindi attive e operative e hanno svolto compiti fondamentali di monitoraggio, presidio del territorio e supporto alla popolazione. Tra le zone monitorate vi erano aree ritenute potenzialmente a rischio, come i punti nevralgici del litorale e le aree ad alta frequentazione, tra cui la stazione e le zona marina Villanova, Camerini, Diana Marina, Rosamarina e altre zone sensibili.
L’evento metereologico del pomeriggio del 02 ottobre ha comportato un fenomeno pluviometrico autoalimentato, con intensità di pioggia di 70 millimetri orari per 2 ore circa, accompagnato da forte vento e grandine, peraltro localizzato in un’area specifica circoscritta e caratterizzato da tempi di ritorno superiori ai 150 anni e pertanto di assoluta imprevedibilità.
Pur tuttavia gli uffici comunali di Protezione Civile assieme alla Polizia Locale e le associazioni di volontariato hanno attivato di fatto e per quanto di propria competenza, tutte le possibili azioni di presidio e di controllo del territorio volte a fronteggiare le emergenze monitorando soprattutto le zone che presentano pericolosità idraulica e maggiormente abitate e antropizzate, già individuate nel piano comunale di protezione
civile.
È bene chiarire che la zona in cui si è purtroppo verificata la tragedia non rientrava tra le aree ad alta densità.
Nel frattempo, almeno dalle ore 18 e per tutta la notte e la mattinata successiva, il Sindaco e l’Assessore alla Protezione Civile hanno seguito in prima persona l’evolversi della situazione meteorologica e, successivamente, le ricerche della persona dispersa, dimostrando la piena operatività e l’impegno diretto dell’Amministrazione comunale.
Ribadiamo che l’emergenza è stata affrontata con prontezza, serietà e responsabilità, nell’ambito delle competenze e delle informazioni disponibili al momento. L’Amministrazione è pienamente disponibile a fornire ogni ulteriore chiarimento, ma invita tutte le forze politiche ad evitare ogni forma di strumentalizzazione politica al fine di affrontare il tema con il rispetto dovuto alla gravità dell’accaduto, alla memoria della vittima e al lavoro svolto da tutte le forze impegnate nell’emergenza.
Alimentare dubbi circa la mancata attivazione di tutte le procedure previste in casi simili, oltre che falso, é vile e denota un’assoluta mancanza di rispetto nei confronti del dolore di un’intera comunità.”