Tumore al seno, ottobre si tinge di rosa anche per i farmacisti della provincia di Brindisi.

Tumore al seno, ottobre si tinge di rosa anche per i farmacisti della provincia di Brindisi.

  Il Consiglio dell’Ordine dei Farmacisti in occasione del mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, la più frequente neoplasia femminile, ha organizzato per i farmacisti della provincia un corso d’aggiornamento: “Prevenzione e diagnosi precoce del tumore al seno, ruolo del farmacista territoriale”.
Presente anche il Direttore Generale della ASL di Brindisi, Dott. Flavio Maria Roseto, che ha sottolineato il prezioso del contributo che potranno offrire i farmacisti nell’ambito della prevenzione.
Relatore d’eccezione il Dr. Saverio Cinieri, Presidente Nazionale AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica) e Direttore UOC Oncologia Medica ASL Brindisi, che ha affrontato argomenti come l’importanza della diagnosi precoce per ridurre la mortalità e aumentare le opzioni terapeutiche, le attività di screening e i controlli periodici consigliati nelle diverse fasce di età.
Particolare attenzione è stata riservata ai fattori di rischio associati a una maggiore probabilità di sviluppare la malattia, e i campanelli d’allarme, quindi segni e sintomi, che devono portare la paziente a un celere consulto con uno specialista.
Il corso, che ha visto la partecipazione di numerosi farmacisti, si inserisce all’interno di una serie di attività programmate dall’Ordine professionale al fine di promuovere stili di vita corretti e sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione oncologica attraverso controlli regolari. Molto soddisfatto per la riuscita dell’evento il Presidente dell’Ordine Dott. Antonio Di Noi: “Il farmacista, in virtù del rapporto di fiducia che contraddistingue il legame con i propri utenti/pazienti e della distribuzione capillare sul territorio, è da sempre un riferimento sanitario per i cittadini, pertanto, può svolgere un ruolo importante a supporto delle attività di screening.
Gli obiettivi in termini di salute si raggiungono soltanto attraverso percorsi virtuosi, come quello odierno, caratterizzati da collaborazione e sinergia tra gli operatori sanitari”.

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