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“Una città senza un progetto chiaro di sviluppo condiviso è una città colonizzata”

“Una città senza un progetto chiaro di sviluppo condiviso è una città colonizzata”

Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Claudio Niccoli – Idea per Brindisi

Ma quanti filo industrialisti albergano in questa citta’? Quanti professori della portualita’? Quanti geni della gestione della pubblica amministrazione? Quanti servi sciocchi dei grossi gruppi industriali? Ma soprattutto quanti sono quelli innamorati dei forestieri e denigratori dei brindisini?
Crediamo che siano tantissimi, ma soprattutto aumentano sempre di piu’ in una corsa a frantumare le istituzioni , le regole dello stare insieme , la politica e la programmazione.
Non e’ un bello spettacolo per il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti, non e’ un bello spettacolo per il futuro della citta’.
La politica e’ diventata una grande piazza dove urlare , vendere amuleti per la salute , pillole per risolvere qualsiasi problematica ma soprattutto luogo di questioni personali e non di interesse generale.
La politica e’ confronto , mediazione, programmazione , nei momenti decisivi si superano gli interessi di bottega per gli interessi generali della citta’, altrimenti e tutti contro tutti come le vecchie tribù barbare ,permettendo di fatto ai nuovi colonizzatori di occupare la citta’.
Non siamo contrari agli investimenti nella nostra città, ma non siamo favorevoli a prescindere.
Le motivazioni sono diverse, la piu’ importante e’ quella di non riempire un quadro di mille colori a prescindere , ma avere le idee chiare di cosa si vuole disegnare e costruire, altrimenti il risultato finale e’ un insieme di colori senza una ratio , una prospettiva , un significato.
La politica deve avere il compito di creare i perimetri , le prospettive , i modelli di sviluppo e poi dire questo investimento si perche’ rientra nella programmazione, questo investimento no perche’ e’ fuori dal modello industriale che si vuole costruire.
A Brindisi invece vige la politica del carciofo , si ragiona togliendo una foglia alla volta per creare confusione e tutelare le idee di pochi rispetto a quelle di molti.
Noi crediamo che esiste il confronto e la mediazione e che qualsiasi problematica se ricondotta alla ratio sia risolvibile, il muro contro muro giova solo ai nuovi colonizzatori.
Non siamo entusiasti della politica del Sindaco Rossi e del suo governo , ma egli ha un suo preciso obiettivo una sua precisa idea di citta’ diversa dalla nostra , ma che merita rispetto e necessita di confronto costruttivo , non urlato.
Riteniamo allo stesso modo, assurdo che il Sindaco della nostra citta’ , pur appartenendo ad uno schieramento opposto al nostro sia offeso in maniera volgare e personale da chi non e’ eletto dal popolo ma da una casta o peggio da chi occupando il potere lo utilizza per tutelare interessi fuori dalla nostra citta’.
Se chiunque dei livelli apicali di Enti ed associazioni si sente autorizzato ad offendere il Primo cittadino della nostra citta’ , figuriamoci come considerano i consiglieri comunali eletti dal popolo ed i cittadini brindisini. Ci auguriamo che questa stagione finisca presto e che si ritorni ognuno nei propri ruoli a costruire per la citta’, senza infingimenti o false promesse , ma consapevoli della gravità del momento.

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Redazione

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