Abusi sessuali sulla nipotina per quattro anni consecutivi, i carabinieri arrestano il brindisino presunto resposabile

Abusi sessuali sulla nipotina per quattro anni consecutivi, i carabinieri arrestano il brindisino presunto resposabile

Avrebbe abusato sessualmente della nipote per quattro anni consecutivi. E’ la pesantissima accusa con la quale, nella mattinata di oggi, giovedì 2 marzo 2023 i militari del Comando Compagnia Carabinieri di Fasano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce, su richiesta del Procuratore per i Minorenni Simona Filoni ai danni di un ventenne brindisino che gli investigatori ritengono presunto colpevole di “violenza sessuale pluriaggravata commessa in provincia di Brindisi dall’anno 2018 fino al mese di giugno 2022 ai danni di una minore”. L’indagato, all’inizio dei fatti aveva 15 anni e avrebbe continuato a commettere reati dello stesso tipo anche alcuni mesi dopo essere diventato maggiorenne, una condizione che ha comportato anche una ordinanza dal G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi per il medesimo reato commesso dall’indagato da maggiorenne, ai danni della medesima persona offesa.
Nella nota dei carabinieri di legge “L’arrestato risponde del delitto di cui all’art. 81 cpv cp, 609 bis l o e 2° comma n.l cp, 609 ter, ultimo comma cp e 61 n.5 e 11 cp per avere, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della persona offesa ed approfittando delle innumerevoli occasioni in cui quest’ultima dormiva a casa della nonna patema, compiuto – prevalentemente in orario serale o notturno – numerosi atti sessuali con una minore, alla quale risulta legato da rapporto di parentela. I gravissimi episodi di violenza sessuale, reiterati per anni e dal contenuto sempre più invasivo, venivano consumati in tutte le occasioni in cui la minore restava da sola con il parente, non solo all’interno dell’abitazione in cui lo stesso abitava e che la piccola frequentava durante il fine settimana, ma anche allorquando la vittima si trovava in macchina con l’arrestato per essere accompagnata da altri parenti. I gravi episodi delittuosi sono stati commessi a partire dall’anno 2018, epoca in cui l’arrestato aveva quindici anni e la minore soltanto cinque anni, fino al mese di giugno 2022, epoca in cui la piccola aveva nove anni e risultano aggravati dall’aver commesso il fatto nei confronti di una persona dapprima minore degli anni dieci e poi degli anni quattordici, nonché con abuso di relazioni domestiche, essendo l’uomo parente della minore e con abuso del rapporto di coabitazione, oltre che di avere commesso il fatto in danno di un soggetto in condizioni di minorata difesa, in ragione della minore età. Trattandosi di episodi commessi per più anni da parte di un soggetto dapprima minorenne (dall’anno 2018 fino al mese di novembre 2021) e poi maggiorenne, per gli abusi sessuali commessi dal giovane adulto da maggiorenne (per il periodo dal mese di novembre 2021 al mese di giugno 2022), procede la Procura ordinaria.”
Le indagini sono partite dalla denuncia della madre della piccola che ha raccontato tutto ai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Fasano a seguito della rivelazione effettuata dalla bambina ad altra parente, per poi proseguire con attività di riscontro comprensive dell’ascolto della minore in sede di incidente probatorio. Le dichiarazioni della bambina hanno permesso di accertare in maniera precisa e inequivocabile, il raccapricciante vissuto della piccola posto in essere ad opera del congiunto tanto che, a seguito della escalation delle aggressioni sessuali, la bambina non riusciva più a reggere il peso del suo vissuto tanto da desiderare di “liberarsi di quella cosa agghiacciante che la riguardava”, denunciando con dovizia di particolari tutto quanto era stata costretta a fare ed a subire con la minaccia di non raccontare nulla a nessuno, cui aveva fatto seguito il sentimento di paura e di vergogna per quanto accadeva e che di fatto avevano consentito all’uomo di reiterare, indisturbatamente, le sue perversioni ai danni della congiunta nella certezza che la stessa non avrebbe mai parlato.
Al termine delle formalità di rito l’indagato è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Brindisi.
Occorre tenere alta l’attenzione sui minori e prevenire ogni forma di abuso in loro danno, attraverso una attenta vigilanza da parte dei genitori e degli adulti cui gli stessi sono affidati, per evitare di esporli a crimini così deprecabili, idonei a provocare danni fisici e psichici difficilmente superabili.
Si invita chiunque fosse a conoscenza di situazioni simili, che vedono come protagonisti di condotte violenze, in forma diretta o assistita i minori, soprattutto in ambito intra familiare, a sporgere denuncia alle Forze dell’Ordine.

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