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Tentato omicidio a colpi di pistola in pizzeria, arrestati in due a Brindisi

Tentato omicidio a colpi di pistola in pizzeria, arrestati in due a Brindisi

Tentato omicidio in concorso. E’ questa l’accusa per due brindisini, E.T.  e T.M. entrambi 24enni, ritenuti responsabili dell’agguato a colpi di pistola calibro 7,65, che la sera dell’11 ottobre 2020 intorno alle ore 20 furono esplosi ai danni dell’allora 23enne Matteo Trane, che fu colpito alla gamba e all’addome. La vittima si trovava nella cucina della pizzeria “Non solo pane”, locale in via Giosué Carducci al rione Paradiso di proprietà della famiglia di Trane, quando uno dei due arrestati, raggiunti oggi, lunedì 7 marzo 2022, dal una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Brindisi, Vittorio Testi su richiesta della Procura di Brindisi, dopo essere arrivato davanti alla pizzeria a bordo di uno scooter guidato dal complice, entrò armato e con il volto coperto da casco dalla porta sul retro trovandosi davanti il 23enne verso il quale sparò immediatamente tre colpi di arma da fuoco. All’interno della pizzeria erano presenti anche due familiari di Trane che, mentre i due malviventi si davano alla fuga con la moto, soccorsero il ferito che versava in gravissime condizioni e fu trasportato in codice rosso all’ospedale Perrino di Brindisi dove dopo un intervento chirurgico ed un trasferimento all’ospedale Vito Fazzi di Lecce tornò per essere dimesso il dieci giorni dopo, il 21 ottobre da Chirurgia Generale.
Alla base del movente motivi passionali, Trane avrebbe infatti iniziato tempo prima una relazione con la ex compagna del malvivente armato, mentre quest’ultimo era detenuto presso la casa circondariale di Secondigliano, inoltre, per compiere l’intimidazione, il malvivente avrebbe violato gli arresti domiciliari ai quali all’epoca dei fatti era sottoposto.
La Squadra Mobile della Questura di Brindisi è arrivata ai due arrestati dopo 17 mesi di indagine partite dall’analisi delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona e intercettazioni telefoniche e ambientali. Tra l’altro, sulla mano sinistra di E.T. e su entrambe le mani di T.M., furono rinvenute, a distanza di poche ore dall’attentato tracce di piombo, bario e antimonio provenienti presumibilmente da un’arma che aveva appena sparato.

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