Anziana bruciata nella villa, terribile sospetto di omicidio volontario, il figlio fermato dai carabinieri
Ci sarebbe l’ombra di un orribile sospetto nella morte della 71enne Cosima D’Amato di San Michele Salentino, il cui cadavere carbonizzato è stato ritrovato nella notte appena trascorsa in una villetta in contrada Augelluzzi, nelle campagne della cittadina salentina.
Il terribile percorso delle indagini affidate ai Carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni vedrebbe il figlio della vittima, il 47enne A.V., indagato per omicidio volontario e proprietario della villa che nella notte è stata avvolta dalle fiamme. L’uomo, assistito dall’avvocato Bartolo Gagliani, è trattenuto nella stazione della città normanna. E’ stato proprio lui, come avevamo anticipato nell’articolo di cronaca di poche ore fa (clicca qui), a dare l’allarme ed avvertire i carabinieri dell’incendio divampato nella casa rurale.
Carabinieri e Vigili del Fuoco di Francavilla Fontana arrivati sul posto hanno spento le fiamme e ritrovato nella cucina il corpo senza vita e bruciato della anziana donna. Poi le procedure per le indagini con l’intervento della Scientifica.
Stando ad indiscrezioni il 47enne, che in mattinata era stato colto da un malore e fatto visitare nel Pronto Soccorso dell’Ospedale “Camberlingo” di Francavilla Fontana, avrebbe fatto scena muta davanti agli inquirenti, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Dal passato dell’uomo però, emergerebbero dettagli preoccupanti come accuse di maltrattamento nei confronti della madre per le quali erano scattati per lui gli arresti domiciliari, un reato che nel tempo ha assunto altri connotati, quello dello stalking e, considerando la convivenza dei due i domiciliari furono modificati in divieto di avvicinamento.