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Rapina alla gioielleria Anna Longo di Brindisi, l’arresto dei rapinatori

Rapina alla gioielleria Anna Longo di Brindisi, l’arresto dei rapinatori

Sono attualmente rinchiusi in carcere S.G. 37 anni e S.M. cl. 26 anni, i presunti responsabili della tentata rapina ai danni della gioielleria Anna Longo di Brindisi di sabato 3 dicembre 2022.
I due sono stati tratti in arresto dalla Polizia di Stato di Brindisi. Nella serata di sabato, poco dopo le 20 i due malviventi, con il viso coperto da passamontagna e la pistola in mano ad uno dei due uno hanno fatto irruzione all’interno dell’a rivendita di preziosi, provocando l’immediato tentativo di fuga da parte della dipendente addetta alle vendite. I rapinatori, per essere agevolati nell’apertura della cassaforte e del registratore di cassa con i contanti hanno inizialmente, dietro la minaccia della pistola, impedito l’allontanamento della donna. La vittima dopo un momento di concitazione è riuscita a sfuggire alla presa dei due e ad attirare l’attenzione dei clienti.
Nel frattempo, uno dei due rapinatori si è dato alla fuga tra le vi del centro, mentre l’altro, tentando di seguire il compare è uscito dal negozio sparando alcuni colpi di pistola, provocando panico tra i presenti. Resosi conto di non poter riuscire ad appropriarsi di gioielli e denaro ha nuovamente tentato di scappare, incontrando però un gruppo di persone che lo ha trattenuto con ogni mezzo sino all’arrivo della polizia e, nel parapiglia generale, il rapinatore ha riportato ferite che lo hanno costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso.
L’attività di indagine della Squadra Mobile brindisina è iniziata subito e si è protratta per tutta la notte, con il risultato dell’immediata identificazione, rintracciamento e cattura del presunto complice, inizialmente riuscito a sfuggire all’arresto.
Alle prime luce dell’alba, nonostante le condizioni climatiche problematiche e l’incessante pioggia, gli investigatori sono riusciti ad individuare la cascina sita in una zona impervia delle campagne leccesi dove l’uomo si era rifugiato. All’atto della perquisizione sono stati rinvenuti elementi gravemente indiziari che hanno poi contribuito, insieme alle altre evidenze raccolte, di attribuire all’uomo, con un elevato grado di probabilità, la partecipazione all’evento criminoso.
Su disposizione della locale Procura della Repubblica i due sono stati portati presso la Casa Circondariale di Brindisi.
L’intervento immediato delle Volanti della Questura di Brindisi – già dispiegate e potenziate nell’ambito di un più ampio dispositivo predisposto dal Questore, Annino Gargano, proprio in concomitanza delle festività natalizie al fine di prevenire ed eventualmente reprimere questa tipologia di reati predatori – nonché le capacità investigative e l’ottima conoscenza del territorio da parte degli uomini della locale Squadra Mobile, hanno consentito di acquisire, nell’immediatezza, gli elementi essenziali utili a dare impulso e direzione alla attività investigativa, neutralizzando di fatto un’azione portata avanti con sfrontatezza criminale da soggetti che ritenevano di poter agire indisturbati ed incuranti della grave turbativa arrecata alla serenità dei cittadini che, durante le festività natalizie, affollano le vie del centro.

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