Seleziona Pagina

Furto nella Chiesa di San Paolo Eremita a Brindisi, trafugate opere d’arte sacra, comunità religiosa sconvolta

Furto nella Chiesa di San Paolo Eremita a Brindisi, trafugate opere d’arte sacra, comunità religiosa sconvolta

Furto nella Chiesa di San Paolo Eremita a Brindisi. Opere di Arte Sacra del valore di circa un migliaio di euro sono state portate via da ladri intrufolatisi nella antica Chiesa Brindisina alle prime ore del mattino di oggi, sabato 18 marzo.
La Diocesi di Brindisi ha diramato una nota stampa sulla vicenda, di seguito il testo:
“Furto di opere d’arte sacra nella chiesa di san Paolo eremita in Brindisi
Stamattina l’amara scoperta: le opere in argento, con ogni probabilità, sono state trafugate nelle prime ore della mattina del 18 marzo, ma sulla vicenda sono in corso le indagini. Nonostante le telecamere di sorveglianza collegate con la Vigilnova 24 ore su 24 e il suono dell’allarme scattato, i ladri son riusciti nel loro intento. Si sta ora provvedendo a stilare l’elenco preciso delle opere trafugate legate alla storia della nostra comunità diocesana e brindisina, un patrimonio artistico di eccezionale portata sotto il profilo quantitativo e qualitativo. Sentimenti di amarezza, di sconforto e di delusione sono stati espressi anche dal vescovo, Giovanni Intini: <<Questo gesto – afferma il pastore della chiesa Brindisina – offende sia la sensibilità religiosa che quella culturale della nostra città e della diocesi che da pochissimo aveva allestito il museo consapevole del suo dovere di conservare il grande patrimonio artistico lasciato dai padri. Nel frattempo confidiamo nell’azione investigativa delle forze di polizia che son già al lavoro per individuare i colpevoli e restituire gli oggetti rubati>>”.
Sul posto per le indagini del caso sono arrivati agenti della sezione Volanti e della Squadra Mobile della Questura di Brindisi. Rilievi sono stati effettuati dalla Scientifica. Presente anche Don Mimmo Roma, parroco della Cattedrale di Brindisi e responsabile diocesano. Nella chiesa, donato da Carlo I D’Angiò ai francescani dopo la sua realizzazione in stile gotico nel XIV secolo, che è anche sede del Museo Diocesano “Giovanni Tarantini”, si stanno effettuando comunque controlli per capire nello specifico cosa sia stato portato via. Sull’orario del furto ci sarebbero idee discordanti i ladri hanno frantumato le teche che contenevano argenteria ma hanno risparmiato l’arca di San Teodoro. Secondo quanto riscontrato chi ha agito sarebbe entrato in chiesa, dal cortile del Palazzo della Provincia che ne è confinare, una delle sbarre inferiori del cancello che dà sul cortile infatti è stata asportata mentre un’altra solo piegata così come una delle finestre presentano barre divelte. Chiaramente gli investigatori si stanno concentrando sulle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in zona per vedere se abbiamo ripreso qualche movimento sospetto.

Circa l'autore