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Festa del Casale, dopo la condanna per estorsione, sorveglianza speciale per uno degli arrestati

Festa del Casale, dopo la condanna per estorsione, sorveglianza speciale per uno degli arrestati

Estrema pericolosità sociale, contiguità alla criminalità organizzata e riconducibilità alla frangia brindisina della Sacra Corona Unita. Sono i gravi elementi per i quali il Tribunale di Lecce, ha accolto la proposta formulata dal questore Annino Gargano di applicare la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di dimora nel Comune di Brindisi, per la durata di quattro anni per il 46enne brindisino Cosimo Carrisi condannato, il 15 febbraio 2023, a sei anni di reclusione con rito abbreviato, per aver tentato di estorcere denaro e fatto pressioni sull’organizzatore della festa dell'”Ave Maris Stella” al Casale di Brindisi.
Determinanti, per i risultati ottenuti dalla giustizia, le indagini condotte dagli agenti della Squadra Mobile di Brindisi, guidati dal vice questore Rita Sverdigliozzi, che hanno ricostruito la vicenda che vede coinvolto il 44enne Gennaro Di Lauro, organizzatore di diverse edizioni della Festa del Casale che, nel 2022, apprende che un giovane brindisino si sta attivando per ottenere i documenti per organizzarla per conto proprio, Di Lauro, prima che il nuovo organizzatore contatti gli ambulanti cerca di farlo desistere con l’aiuto di Cosimo “Mino” Carrisi, attraverso un enorme numero di  telefonate anche ai familiari del giovane che denuncia tutto. Le forze dell’0rdine indagano e scoprono che per lasciarlo lavorare all’organizzazione doveva corrispondere la somma di 10 mila euro o, in alternativa, lasciar perdere l’iniziativa
Il resto è storia con l’arresto per “tentata estorsione” e la possibilità che esistano anche personaggi pericolosi sui quali i due estorsori possono contare per minacciare la vittima. La contestazione dell’associazione mafiosa fa levitare le condanne arrivate col rito abbreviato dopo la richiesta del pm della Direzione distrettuale antimafia, Carmen Ruggiero, di sei anni di carcere per i due. Alla fine saranno quattro per Di Lauro e sei per Carrisi al quale oggi si aggiunge la sorveglianza speciale.

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