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Ospedale di Ostuni, improvvisa chiusura del reparto di chirurgia

Ospedale di Ostuni, improvvisa chiusura del reparto di chirurgia

Nella giornata di ieri, a causa della grave e permanente carenza di medici specialisti in chi-rurgia generale, la Direzione generale della Asl di Brindisi ha disposto il blocco temporaneo dei ricoveri ordinari e delle attività chirurgiche programmate nei tre presidi ospedalieri di Brindisi, Ostuni e Francavilla Fontana. Di conseguenza si è disposto che i chirurghi in servizio presso il P.O. di Ostuni prestino temporaneamente la propria attività presso la U.O.C. di Chirurgia Generale del P.O. Perrino di Brindisi.
“Così facendo” spiega il Sindaco di Ostuni, Angelo Pomes “la momentanea chiusura della chirurgia di Ostuni lascerà senza cura tantissimi pazienti e non porterà nessun vantaggio alla sanità brindisina.
La cosa più grave è che dalla sera alla mattina si chiude una Unità operativa che da feb-braio ad oggi ha garantito circa 300 interventi. Ciò in spregio alle persone che oggi ma anche nei prossimi giorni dovevano subire un intervento chirurgico, per non parlare delle tante persone che sono in lista d’attesa.
La cosa più opportuna sarebbe stata favorire un incontro, interessando sia il Sindaco co-me autorità sanitaria, sia i medici chirurghi ospedalieri della Provincia, al fine di individuare, in attesa di nuove assunzioni, modalità che potessero assicurare la continuazione degli inter-venti su Ostuni, e l’operatività della chirurgia di Brindisi.
Ho rappresentato direttamente al Presidente Emiliano e al Commissario della ASL di Brindisi, Giovanni Gorgoni la necessità di sospendere questa disposizione rappresentando un’ipotesi alternativa di gestione della suddetta emergenza al fine di garantire l’attività ordina-ria sui tre presidi (Brindisi, Francavilla e Ostuni) e la centralizzazione di tutte le emergenze di chirurgia generale presso il Perrino di Brindisi.
In particolare tale obiettivo sarebbe raggiunto attraverso la turnazione H12 di tutti i chirurghi Asl su Brindisi per le emergenze (2 chirurghi a disposizione h 8-20 – 2 chirurghi h 20-8) ogni giorno. Così facendo, ogni mese ci sarebbero da coprire 120 turni h 12 che verrebbero coperti dai 15 chirurghi a disposizione (meno di 10 turni a testa) da potersi effettuare anche con l’ausilio delle prestazioni aggiuntive.
Restiamo in attesa di un positivo riscontro anche alla luce della disponibilità politica ricevuta dal presidente Emiliano.
Ad ogni buon conto, nei prossimi giorni, organizzeremo un tavolo tecnico di approfondi-mento della situazione generale del presidio ospedaliero di Ostuni al quale inviteremo il Commissario Gorgoni, il direttore sanitario Vito Campanile, il direttore amministrativo Andrea Chiari e il capo dipartimento chirurgico-ricostruttivo Giuseppe Manca. L’occasione sarà gradita per estendere l’invito agli operatori sanitari e alle sigle sindacali”.

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