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Vicenda corse finte Stp, si dimettono dal Cda l’avvocato Cursi e il Presidente Tomaselli, terremoto nell’azienda di trasporti pubblici

Vicenda corse finte Stp, si dimettono dal Cda l’avvocato Cursi e il Presidente Tomaselli, terremoto nell’azienda di trasporti pubblici

Ultima svolta sulla vicenda Stp Brindisi, in ordine di tempo, sono le dimissioni del Presidente Salvatore Tomaselli. Decisione comunicata nella giornata di oggi (giovedì 19 ottobre). Le dimissioni del numero uno della Società Trasporti Pubblici seguono quelle dell’avvocato Alessandra Cursi, componente del Cda.
La vicenda, nata dalle dichiarazioni del presidente della Provincia, Toni Matarrelli che ha denunciato pubblicamente presunte irregolarità riguardanti l’effettuazione di alcune corse  non accenna a fermare i colpi di scena. Circa 30 autisti sarebbero stati colpiti da procedimenti disciplinare mentre la Provincia ha presentato un esposto presso la Procura della Repubblica di Brindisi.
Alla luce delle dichiarazioni e delle prese di posizione di rappresentanti istituzionali e politici della provincia di Brindisi, socio di maggioranza di stp Brindisi spa”, considera non sussistere ulteriormente le condizioni di serenità, autonomia gestionale e fiducia per proseguire il mandato di presidente di questa società.
Ad ogni modo, per senso di responsabilità nei confronti di un’azienda pubblica così importante per il territorio e per tutti i lavoratori in essere impegnati, ritengo doveroso accompagnare la stessa azienda fino allo svolgimento dell’assemblea dei soci già fissata per il 27 ottobre prossimo per l’esame del bilancio consuntivo 2022 che auspico venga approvato, anche alla luce degli ulteriori approfondimenti avviati, a garanzia della continuità aziendale e della tutela di tutti gli stakeholders.
Comunico, pertanto che a seguito di tale momento rassegnerò inderogabilmente le mie dimissioni.
Mi riservo successivamente ogni eventuale utile iniziativa che si rendesse necessaria a volta alla tutela della onorabilità della mia persona e del percorso svolto in questi due anni, sempre improntato ai principi di correttezza e collaborazione istituzionale, trasparenza e legalità.
LE DIMISSIONI DELLA CONSIGLIERA ALESSANDRA CURSI DEL CDA STP
“Alla luce delle vicissitudini amministrative della società che occupano purtroppo la ribalta della cronaca nonché per tutti i rilievi critici che ho già espresso in precedenza in ogni colloquio tenuto con il presidente del Cda ed in Consiglio. Critiche che mi hanno portata a non sentirmi rappresentata dal presidente del CdA  in quanto la mia posizione è stata in molte occasioni e rimane, con riferimento alla ormai nota vicenda, in netto dissenso rispetto a quella che il presidente ha assunto: ed infatti, ad esempio ritengo che nonostante la relazione del collegio sindacale, di risposta alla denuncia di gravi irregolarità ex art. 2408 Codice civile del socio di maggioranza, restino aperte molte delle questioni indicate nella citata denuncia. Sull’approvazione del bilancio, non mi è stato permesso di revocare il mio voto, essendo quel voto fondato su anteriori note del direttore e del dirigente che sembravano superate dal perito incaricato dal socio di maggioranza.
Non condivido peraltro la presa di posizione mediatica del presidente Sen. Tomaselli poiché, a mio avviso – prosegue l’avvocato – proprio in qualità di presidente della società avrebbe dovuto rimanere in una posizione neutra sia rispetto alle gravi accuse dell’ente socio e sia rispetto alla relazione del collegio sindacale e degli uffici, tenuto conto che la magistratura inquirente è l’unico organo che potrà fare chiarezza sulle effettive responsabilità non solo dell’ultimo anello della catena, ma anche relative ad eventuali omissioni sul controllo da parte del personale direttivo e degli organi deputati al controllo nella società. Il Presidente assume una presa di posizione tout court contro la proprietà denunciante, peraltro assunta dal presidente in autonomia e senza nemmeno un confronto con la sottoscritta, non la condivido in quanto nettamente prematura rispetto agli esiti delle indagini penali nonché rispetto a quanto la proprietà potrà comunicare il 23ottobre 2023.
Ritengo pertanto che questa querelle non produrrà effetti positivi per alcuno, tantomeno per la società”.
I SINDACATI
Le Segreterie provinciali della Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti di Brindisi esprimono forte preoccupazione per quanto appreso nel Consiglio provinciale di ieri, 16 ottobre, e dagli organi di stampa. Le gravi accuse rivolte dal presidente della Provincia alla Stp Brindisi circa presunte gravi irregolarità nel bilancio della Società, che lo hanno portato non solo a rinviare l’approvazione dello stesso relativo all’anno 2022 ma anche a denunciare possibili corse fantasma, necessitano a nostro avviso di approfondimento da parte delle autorità competenti che sapranno far luce su quanto realmente accaduto.
Tali accuse, non ancora accertate dalle autorità competenti, non possono però preventivamente ricadere sui dipendenti che diligentemente, ogni giorno, svolgono il loro compito nelle mille difficoltà che questo lavoro comporta e con l’obiettivo di garantire un servizio essenziale ai cittadini ed all’intera comunità. Il tutto anche alla luce delle dichiarazione rilasciate sugli organi di stampa dal presidente della Stp sen. Salvatore Tomaselli che definisce quanto emerso infondato, marginale e senza impatti sul Bilancio dopo le approfondite verifiche effettuate dal Collegio sindacale.
Abbiamo urgentemente chiesto e ottenuto un incontro al presidente Matarrelli appena venuti a conoscenza che nella convocazione del Consiglio Provinciale al primo punto dell’ordine del giorno c’era la discussione sulle ricorrenti voci, rispetto alla situazione della società Stp sopra descritta e palesata pubblicamente ieri.
Avendo assistito all’intero Consiglio provinciale, al termine il presidente Matarrelli ci ha ricevuti, abbiamo espresso tutte le nostre perplessità e preoccupazioni sulla grave situazione venutasi a creare, che costituisce fonte di disagio per il personale dipendente tutto. Il continuo rinvio del bilancio potrebbe causare numerose problematiche come un possibile ritardo nel pagamento delle retribuzioni, mettere a rischio investimenti e l’intera riorganizzazione aziendale bloccata da tempo che, a nostro avviso, non è più rinviabile, al fine di poter offrire anche un servizio migliore all’intera comunità.
Il presidente ha tenuto a rassicurare le organizzazioni sindacali sulla regolarità del pagamento degli stipendi, e ha garantito che le verifiche in atto non avranno risvolti negativi sul personale dipendente e non incideranno in alcun modo sul normale proseguo delle attività aziendali.
Il 23 ottobre p.v. sarà convocato il Consiglio Provinciale per illustrare il lavoro di controllo svolto dall’Ente, a cui si aggiungerà anche una conferenza dei capigruppo allargata a tutti i Consiglieri Provinciali che vorranno prendere parte ed ai quali, ha detto il Presidente della Provincia, sarà fornita tutta la documentazione attestante le eventuali violazioni. Successivamente, l’ente di via de Leo si riserverà le azioni da intraprendere in vista dell’approvazione del bilancio. Noi saremo li, come sempre, per vigilare e monitorare l’evolversi di questa incresciosa situazione dichiarandoci da subito pronti a mettere in campo tutte le iniziative necessarie a tutela dei lavoratori. Esigiamo inoltre, come più volte richiesto, un confronto urgente tra Società, Enti Soci e Organizzazioni Sindacali che dovrebbe essere il normale tavolo di confronto e che invece pare essere una utopia quando si parla di Stp Brindisi.

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