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Brindisi, dirigente sindacato maltrattata dal coordinatore Asl del 118, la denuncia di Facecchia (UIL): “aggredita verbalmente e con fare intimidatorio da un responsabile che pare godere di ‘particolare immunità'”

Brindisi, dirigente sindacato maltrattata dal coordinatore Asl del 118, la denuncia di Facecchia (UIL): “aggredita verbalmente e con fare intimidatorio da un responsabile che pare godere di ‘particolare immunità'”

In una lettera rivolta al Segreteria Regionale Uil Fpl, al Presidente Regione Puglia Michele Emiliano, al Direttore Dipartimento Vito Montanaro, all’Assessore regionale alla sanità Rocco Palese, al Direttore Generale Asl Br Maurizio De Nuccio, al Direttore Sanitario Asl Br Vincenzo Gigantelli, al Direttore Amministrativo Asl Br Loredana Carulli, al Direttore 118 Asl Br Massimo Leone, al responsabile dell’Anticorruzione e trasparenza Asl Br Margherita Baldari, all’amministratore Unico Sanitaservice Asl Br Francesco Pasanisi Zingarello e agli Organi di stampa il Segretario Generale Uil Fpl Brindisi Gianluca Facecchia denuncia pubblicamente abuso di potere e vessazioni nei confronti della dirigente sindacale del 118 che sarebbe stata allontanata dalla sua postazione di lavoro con violenza e abuso da coordinatore del Servizio ASL che, a detta del sindacato, godrebbe di una certa “immunità” dai piani alti. Di seguito il testo:
<<Negli ultimi mesi la sigla sindacale Uil Fpl Brindisi ha avuto una crescita esponenziale di attacchi mirati ai propri iscritti ed in particolare ai propri dirigenti sindacali, solo perchè attivi a contrastare le “malefatte” di alcuni soggetti che con vere e proprie intimidazioni e aggressioni verbali sui luoghi di lavoro si prodigano quotidianamente per la tutela di interessi personali e di natura sindacale. Attività poste in essere, da coordinatori infermieristici, medici e soggetti in quiescenza che circolano indisturbati ancora nei vari meandri aziendali senza che nessuno li controlli.
L’episodio in cui la nostra dirigente sindacale del 118 è stata allontanata dalla sua postazione di lavoro con inaudita aggressività verbale e nei modi, con fare intimidatorio ed offese pubbliche dal coordinatore Asl del servizio, che a quanto pare godrebbe di una “particolare immunità”, è l’apice di un atteggiamento antisindacale persecutorio, per il quale chiediamo un urgente provvedimento disciplinare e revoca dell’incarico di coordinamento. La Uil Fpl Brindisi denuncia e contestualmente chiarisce attraverso questo comunicato che non cederà ne abbasserà la testa di fronte a nessun tentativo di intimidazione. Questo famigerato coordinatore Asl, insieme ad altri, come ci viene segnalato da decine di testimonianze, crea quotidianamente un clima di tensione fra i dipendenti dovuto a rancori personali conseguenti alla perdita di iscritti . Malessere questo, che si ripercuote inevitabilmente sui lavoratori stremati e vessati da questi soggetti che tutto hanno tranne che l’interesse della buona riuscita del servizio che prestano. Non possiamo più chiedere alla Direzione Generale di intervenire ad ogni caso, consapevoli che a fatica la stessa a dirimere queste questioni, per cui chiediamo con urgenza l’avvio di una commissione di inchiesta aziendale che raccolga tutte le istanze e relative segnalazioni al fine di adottare gli opportuni provvedimenti attraverso tutte le componenti previste, ad oggi non responsabilizzate ne sollecitate. Inoltre, non risulta pervenuta la riattivazione del CUG, come previsto dall’attuale quadro normativo, il quale potrebbe coadiuvare l’Azienda nel dirimere le gravi questioni che ogni giorno emergono in tutti i contesti aziendali, con una crescita di casi di mobbing, straining e bossing che causano assenze per malattia in costante crescita a questo punto, per ovvi motivi.
Appare gravissima alla Uil Fpl Brindisi e non solo, anche la situazione in altri ambiti aziendali, dove dipendenti e dirigenti subiscono le medesime vessazioni più volte segnalate dalla scrivente, come nella casa circondariale, laddove alcuni di soggetti, hanno tentato di portare il personale in servizio contro i nostri dirigenti attraverso una vera e propria campagna diffamatoria e persecutoria, sfociando in un odio e rancore che non ha precedenti e come ancora ad esempio, nell’Area Tecnica dove per ripicche personali si bloccano volontariamente gli incentivi per i dipendenti quasi ad arrecarne “uno sfregio”. Rimaniamo esterrefatti da questi soggetti che dovrebbero impegnarsi di più al compito assegnato dalla pubblica amministrazione ed invece si impegna non lesinando energie in attività cospirative e totalmente illegittime contro un’altra sigla sindacale, o contro i propri colleghi o il proprio staff quando l’obbiettivo della Asl e di chi ci lavora dovrebbe essere tutt’altro.
Il “fenomeno sindacale Brindisi” merita le dovute attenzioni di tutte le istituzioni, in quanto ormai gli episodi che ripetiamo essere quotidiani, dimostrano una spirale ritorsiva ai limiti della sicurezza personale e pubblica. Chiediamo pertanto un urgente intervento delle SS.VV. perché si sfiora ormai il surreale e sono poste in essere denunce diffamatorie che coinvolgono perfino la Procura, motivo per cui a breve lo preannunciamo, stanchi e certi del nostro operato e della nostra trasparenza , inizieremo a segnalare qualsiasi episodio all’Autorità Giudiziaria, così vedremo se questi simpatici “signori” continueranno ad aver voglia di vessare e perseguitare ancora le persone.
Adesso basta.>>

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