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Entra allo stadio con diverse dosi di hashish nascoste addosso, per tifoso del Fasano scatta il DASPO fuori contesto

Entra allo stadio con diverse dosi di hashish nascoste addosso, per tifoso del Fasano scatta il DASPO fuori contesto

Il Questore di Brindisi, Annino Gargano, su proposta del Comando Stazione Carabinieri di Fasano, ha emesso nei confronti di un giovane fasanese il provvedimento amministrativo del cd. “DASPO FUORI CONTESTO” della durata di anni 1, con divieto di accedere a tutti gli impianti sportivi italiani ove si svolgono incontri di calcio, sia amichevoli che di campionato, sia in ambito nazionale che nei Paesi dell’U.E., della Nazionale Italiana di calcio qualora impegnata anche in tornei fuori nazione. Il divieto è altresì esteso, per lo stesso arco temporale, a tutte le gare di calcio, sia di campionato che amichevoli, che vedono protagonista la Squadra di calcio maggiore della Città di Fasano.
I fatti risalgono allo scorso 26 novembre allorquando, nell’ambito dell’attività di controllo del pubblico che accedeva allo stadio in occasione dell’incontro di calcio “Fasano-Nardò”, un tifoso veniva arrestato da personale dell’Arma Carabinieri di Fasano nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, in quanto trovato in possesso di 13 dosi di “hashish”, abilmente occultate all’interno dei propri indumenti.
Pertanto, sulla scorta della normativa vigente che consente l’applicazione del “DASPO FUORI CONTESTO” nei confronti di soggetti denunciati o condannati anche se il fatto reato è stato commesso in occasione o a causa di manifestazioni sportive, veniva avviata puntuale istruttoria da parte della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Brindisi, evidenziando come la citata vicenda penale, assunta ad “incipit” per l’adozione del provvedimento di prevenzione, chiaramente dimostri un non comune indice di pericolosità sociale raggiunto dal giovane che si era approvvigionato di un considerevole quantitativo di stupefacente, lasciando presupporre la conoscenza diretta di soggetti ben inseriti negli ambienti malavitosi e senza il cui consenso è indubbio che avrebbe potuto condurre, in proprio, l’attività di spaccio.

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