Incidente cantiere navale, Solazzo (Cisl): “ La sicurezza non è un accessoorio”

Incidente cantiere navale, Solazzo (Cisl): “ La sicurezza non è un accessoorio”

Eravamo ancora intenti a riflettere sull’incidente mortale sul lavoro verificatosi ieri al quarto sporgente del porto di Taranto e sul dolore immenso per la vita spezzata del 44enneMassimo De Vita, quando abbiamo appreso oggila notizia del giovane 21enne impegnato in un progetto di alternanza scuola lavoro, finito sotto ad un muletto presso i cantieri Danese yachting service,  a Brindisi.

Trasportato all’ospedale Perrino di Brindisi, ci rinfranca che il ragazzo non sia in pericolo di vita.

La necessità che gli Enti strumentali ispettivi e di controllo facciano il punto in tempi brevi sulla dinamica di quest’ultimo incidente è strettamente correlata alla valenza nazionale di un percorso formativo che è regolato dalla Legge 107/2015 e, purtroppo, finito al centro della cronaca nazionale per alcuni infortuni mortali che hanno causato la morte di giovani ragazzi.

E’ ancora vivido il ricordo del 18enne Lorenzo Parelli, morto schiacciato da una trave d’acciaio in una fabbrica in provincia di Udine e quello diun altro giovanissimo, Giuseppe Lenoci di appena 16 anni della provincia di Ancona, morto in un incidente stradale mentre era impegnato in un apprendistato, nell’ambito di un corso professionale di termoidraulica.

La Cisl augura, ovviamente, pronta guarigione al giovane brindisino ma ancora una volta insiste nel sollecitare il rispetto dovuto, da parte di tutti,alle norme che regolano la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Ed è come dire che, specie in un percorso di formazione caratterizzata, come è appunto quello dell’alternanza scuola-lavoro, il tema della sicurezza non può né deve concepirsi come un accessorio, quanto invece come fondamento stesso della dignità e del valore, della vita, di ogni persona e del lavoro, sanciti dalla nostra Costituzione.

Lavoratori e aziende, dunque, oltre agli specifici istituti contrattuali, rendanocompiutamente esigibili e verificabili anche itanti protocolli  su salute e sicurezza sottoscrittiin sede di Prefettura e gli Enti preposti assicurinosempre, con controlli costanti, il rispetto dellenorme da considerare non già vincoli fini a se stessi ma opportunità per alimentare la legalità  dentro e fuori i luoghi di lavoro.

                                                                                        Gianfranco Solazzo

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