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“Pronti a sostenere la battaglia contro l’autorizzazione del MITE a Edison”

“Pronti a sostenere la battaglia contro l’autorizzazione del MITE a Edison”

Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa a firma di Brindisi Bene Comune sulla questione Edison. Di seguito il testo:
“La storia si ripete sempre due volte: la prima come tragedia, la seconda come farsa. Alla tragedia di decenni di imposizioni dall’alto, pagate col sangue dai brindisini e con la devastazione del nostro territorio oggi si aggiunge la farsa Edison sostenuta dalle argomentazioni capestro del MITE.
Lo diciamo da subito, con chiarezza e senza alcuna possibilità di essere fraintesi: siamo pronti a sostenere la battaglia legale che l’amministrazione comunale intende avanzare in tutte le sedi giudiziarie competenti. Ma la battaglia, lo sappiamo bene, è anche politica: con il governo che nonostante tutto è ancora in debito con questo territorio ma anche, contro il più locale e squallido branco di lupi di cui non abbiamo paura alcuna.
Predoni degli appalti, questuanti del subappalto, ciarlatani della politica e servi sciocchi di ogni ordine e grado pronti, per piccoli interessi di bottega, a mortificare irrimediabilmente una importante porzione di porto, lo sviluppo della città e le ambizioni dei brindisini, come troppe volte è accaduto nella storia della nostra città.
Noi abbiamo le idee chiarissime sul futuro del nostro scalo e sui progetti realmente vantaggiosi: la città chiede certezze e non è disposta ad accettare l’imposizione di un impianto che, non a caso, altri porti hanno respinto.
Per questo, salutiamo con favore il sostegno annunciato al Sindaco dal presidente della Regione Emiliano che, come avvenuto a Manfredonia, negherà l’intesa Stato-Regione.
E salutiamo anche il consigliere Amati: non siamo ideologicamente contrari ad investimenti nel nostro territorio, siamo ideologicamente contrari alle sue enormi, stucchevoli panzane.
Qui non si tratta di essere più o meno ambientalisti o industrialisti, qui si tratta di scegliere tra gli interessi della città e quelli privatissimi di pochi.
Noi scegliamo di difendere il porto e il futuro di Brindisi.”

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