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Tenne in ostaggio imprenditore brindisino e sua moglie in cambio di 30mila euro, condanna definitiva per 44enne

Tenne in ostaggio imprenditore brindisino e sua moglie in cambio di 30mila euro, condanna definitiva per 44enne

Sequestro di persona a scopo di estorsione. Con questa accusa, la Polizia di Stato, ha tratto in arresto il 44enne brindisino Francesco Margherito in esecuzione del provvedimento definitivo dell’Ordine di Traduzione in Custodia Cautelare emesso il 10.11.2022 dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Lecce. L’arrestato deve espiare, tra l’altro, la pena di reclusioni di 9 anni e 1 mese dei quali, 8 anni sono relativi alla condanna definitiva del 09.11.2022 dopo che la Corte Suprema di Cassazione  dichiarato inammissibile il ricorso alla sentenza emessa il 09.09.2021 dalla Corte d’Assise di Appello di Lecce.
Margherito si è reso responsabile del sequestro di persona nei confronti di due esponenti della famiglia Barretta imprenditori brindisini, titolari della ditta “F.lli Barretta S.R.L.”  che, tra le varie attività, amministra i rimorchiatori del porto di Brindisi. Gli accertamenti dei fatti, riportati dalla Squadra Mobile della Questura di Brindisi, raccontano che nel pomeriggio del 30.04.2021 il 44enne aveva intercettato, fuori dall’istituto di credito dove lavora, uno dei familiari dei Barretta costringendola a prendere posto a bordo dell’auto della donna, tenendola sotto minacci e facendosi inizialmente portare verso il rione Casale e, successivamente, dopo avere costretto la donna minacciandola con la pistola a prendere posto sul lato passeggero, si era spostato alla guida dell’auto e aveva raggiunto un parcheggio di un centro commerciale del quartiere Sant’Elia. Nel frattempo la donna era stata costretta a chiamare il marito per farsi raggiungere nel parcheggio del centro commerciale e con la raccomandazione di non avvisare le forze dell’ordine. Arrivato al centro commerciale, Margherito aveva intimato l’uomo a salire a bordo dell’autovettura liberando la moglie.
Dal parcheggio del centro Commerciale, il sequestratore aveva guidato verso la periferia brindisina chiedendo all’uomo di telefonare al fratello per farsi raggiungere inizialmente verso la periferia di Brindisi e poi, cambiando idea in una zona del quartiere Sant’Elia.
Nel frattempo agenti della Squadra Mobile erano riusciti ad agganciare e seguire, a distanza, l’auto con a bordo il Margherito e l’uomo sequestrato, tenendo anche i contatti con i gli imprenditori per acquisire tempestivamente ogni evoluzione della vicenda. Verso le 17:00 Margherito aveva rilasciato il sequestrato alla periferia della frazione di Tuturano. Le indagini avevano poi portato a conoscere l’importo richiesto per il rilascio del sequestrato che ammontava a 30.000 euro. Gli accertamenti hanno quindi portato alla richiesta della misura cautelare a carico di Margherito perché ritenuto responsabile del reato di sequestro di persona a scopo di estorsione e detenzione illecita di un’arma comune da sparo con la quale aveva minacciato gli imprenditori sequestrati.

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