Tac mobile del Perrino: nessuna corsia preferenziale per accedere al servizio

Tac mobile del Perrino: nessuna corsia preferenziale per accedere al servizio

Piena comprensione per la situazione della paziente oncologica autrice di una lettera aperta rivolta alla direzione generale della Asl ma conferma della professionalità e della correttezza dell’équipe dell’Unità operativa complessa di Diagnostica per immagini dell’ospedale Perrino.

Sono questi i concetti sui quali si articola la riflessione di Flavio Roseto, direttore generale della Asl di Brindisi, in seguito al racconto offerto da una paziente secondo la quale ci potrebbe essere una corsia preferenziale per gli esami radiodiagnostici. «Siamo vicini alla paziente che mi ha scritto: l’ho sentita privatamente – racconta Roseto – e ho condiviso con lei i suoi stati d’animo. So quanto la patologia oncologica incida sulla vita dei malati e dei loro cari. La sua battaglia è anche la nostra: gli operatori sanitari cercano ogni giorno, pur tra le tante difficoltà esistenti, di curare le malattie, alleviare le pene e infondere la speranza».

A causa della pandemia, alcuni servizi si sono dovuti adattare alle mutate condizioni che prevedono un innalzamento del livello di sicurezza nell’accesso alle prestazioni: questo è accaduto alla Tac riservata ai pazienti ambulatoriali, quelli non ricoverati, e posta in un modulo mobile, esterno all’edificio. «D’altra parte, la necessità di utilizzare percorsi separati da quelli dei pazienti dell’ospedale è un fatto assodato – prosegue il Dg – e questo comporta l’allocazione degli spazi accessori come la sala d’attesa in ambienti diversi, in questo caso interni alla struttura». Per quel che riguarda, invece, il paziente che avrebbe usufruito della presunta corsia preferenziale, la Asl precisa che si tratta di un operatore sanitario di Diagnostica per immagini, in quel momento in servizio, e che nessun utente può eludere gli elenchi redatti secondo le prenotazioni effettuate. «Il personale dell’unità di Diagnostica per immagini – afferma il direttore del reparto, Eluisa Muscogiuri – lavora da anni incessantemente per dotare il Perrino di un servizio sempre migliore, come dimostra la sostituzione delle vecchie macchine con strumenti di ultima generazione in grado di erogare prestazioni di elevatissima qualità.

Il nostro impegno, poi, è rivolto anche alla riduzione delle liste d’attesa per quelle che sono le nostre competenze: stiamo svolgendo turni aggiuntivi in una situazione di drammatica carenza di personale per consentire a tutti i malati di potersi sottoporre agli esami necessari nei tempi previsti, sempre in silenzio e a testa bassa.

Comprendiamo la sofferenza ma rivendichiamo il riconoscimento della nostra professionalità e del nostro impegno che mai sono mancati».

 

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